Cos’è il tumore al seno
Si genera un tumore al seno quando alcune sue cellule cominciano a dividersi in modo incontrollato; all’inizio il processo avviene solo nella ghiandola mammaria, ma nel tempo si può espandere ai linfonodi vicini e agli altri tessuti del corpo.
Oggi la sopravvivenza a 5 anni è dell’87 per cento.
Se il tumore è stato identificato nella primissima fase (ecco l’importanza dei controlli per avere una diagnosi precoce) e adeguatamente curato, la sopravvivenza può arrivare fino al 98 per cento.
Il professor Umberto Veronesi ripete, fiducioso, che si può (e si deve) arrivare alla mortalità zero.
Per questo obiettivo è fondamentale la prevenzione, che è di due tipi: primaria e secondaria.
E riguarda tutte le donne, anche se nel 75 per cento dei casi il “tumore mammario” colpisce le donne sopra i 50 anni.
Prevenzione primaria
La prevenzione primaria riguarda il modo in cui si vive, si mangia, ci si esercita, e l’ambiente intorno.
Tutto quanto ora si chiama “stile di vita” può influenzare in bene o in male la nostra salute, compreso il tumore al seno.
La prevenzione specifica per questa malattia raccomanda:

Almeno 30 minuti al giorno di movimento.

È preferibile ridurre il consumo di carne rossa e di grassi animali a favore di alimenti che svolgono un’azione protettiva nei confronti del tumore al seno. Come legumi, frutti di bosco, cereali integrali, soia e derivati, tutti alimenti che contengono fitoestrogeni. Anche gli ortaggi a foglia, sia cotti sia crudi, come spinaci, cicoria, bietola e lattuga, agiscono regolando gli ormoni e aiutando a proteggere dall’insorgenza del tumore.

Le sigarette non fanno male solo ai polmoni. Diversi studi indicano che anche il fumo è collegato a un aumento del rischio di tumore al seno. Astenersi, dunque, dal consumo del tabacco.

Recenti studi dimostrano che pure un modesto consumo di bevande alcoliche può aumentare, anche se di poco, il rischio di un tumore al seno sia in pre che in post menopausa. Meglio, dunque, berne il meno possibile.
Prevenzione secondaria
Nella prevenzione è fondamentale la diagnosi precoce: significa sottoporsi con regolarità agli esami di controllo secondo l’età e la storia personale.
DAI 25 AI 40 ANNI
Autopalpazione del seno (3 giorni dopo ogni ciclo mestruale).
Almeno una volta visita senologica ed ecografia mammaria, visita ginecologica con almeno una volta ecografia transvaginale, da ripetere secondo il parere del medico di fiducia.
Pap test e HPV DNA test per la prevenzione del tumore al collo dell’utero (ogni 2-3 anni).
DAI 40 AI 50 ANNI
Autopalpazione del seno (2-3 giorni dopo ogni ciclo mestruale).
Visita senologica, mammografia ed ecografia mammaria e visita ginecologica con ecografia transvaginale (ogni 1-2 anni).
Pap test e HPV DNA test per la prevenzione del tumore al collo dell’utero (ogni 2-3 anni).
OLTRE I 50 ANNI
Autopalpazione del seno (una volta al mese).
Visita senologica, mammografia ed ecografia mammaria e visita ginecologica con ecografia transvaginale (ogni anno).
Pap test e HPV DNA test per la prevenzione del tumore al collo dell’utero (ogni 2-3 anni).
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