Maria del Pilar:
un volto per la ricerca
LA RICERCATRICE
Maria del Pilar Camacho-Leal
NOTE BIOGRAFICHE:
Vive a Torino, con il marito e i figli
Nata a Città del Messico (Messico) nel 1974
Laureata in Biologia presso l’University of Mexico di Città del Messico
PhD in Biochemistry presso l’University of McGill di Montreal (Canada)
DOVE SI SVOLGE LA SUA RICERCA:
Università degli Studi di Torino
Maria del Pilar
si racconta
Storia di Maria del Pilar
Studiare una malattia grave e trovarsela poi addosso.
È quanto è accaduto alla biologa ricercatrice Maria del Pilar.
Di solito le storie esemplari raccontano il contrario: una persona è colpita da una grave e ancora misteriosa malattia e decide di dedicarsi a studiarla per trovare il rimedio. Per Pilar non è andata così. La corsa al rimedio era già in atto quando, l’anno scorso, ha scoperto di avere un tumore al seno, alla soglia dei 40 anni.
Naturalmente il primo passo è stato l’intervento chirurgico, poi seguito dalle cure che hanno permesso una sospensione breve della sua attività. Il laboratorio dove la dottoressa, nata a Città del Messico, lavora è quello del Centro di biologia molecolare dell’Università di Torino e il suo impegno è sostenuto da una borsa di ricerca della Fondazione Veronesi che la giovane studiosa si è aggiudicata. Se si trova in Italia è per amore: durante le altre specializzazioni (dopo la laurea in Messico, il dottorato di ricerca in Canada all’Università McGill di Montreal) ha incontrato un ragazzo piemontese, ingegnere ambientale, che è diventato suo marito.
Cura e studio procedono in parallelo: una volta la settimana, fino al prossimo novembre, Maria del Pilar dovrà sottoporsi alla terapia intravenosa. «Il vantaggio è che con questi farmaci “intelligenti” non si hanno effetti indesiderati proprio in quanto non vengono toccate le parti sane intorno al tumore».
Confessa infine: «Era un mio antico sogno, quando studiavo biologia, di dedicarmi a sconfiggere più forme tumorali. E, almeno nel sogno, ci riuscivo. Vedremo…». Certo non metteva in conto un “contributo” di esperienza personale.
La ricerca di Maria del Pilar
Blimp-1, un nuovo regolatore dell’invasione mediata da ERBB2 nel tumore al seno.
Il carcinoma mammario è il tumore femminile più frequente ed è la principale causa di mortalità nelle donne occidentali fra i 40 e 50 anni. E’ di cruciale importanza comprendere i cambiamenti molecolari che avvengono nel carcinoma mammario allo scopo di sviluppare nuovi e più efficaci approcci diagnostici, terapeutici e preventivi.
Nel carcinoma mammario livelli più alti di questa proteina determinano un aumento della proliferazione cellulare e ErbB2 è sovra-espressa nel 25% dei tumori al seno.E’ stato in precedenza dimostrato che, nei tumori mammari, l’aumento di espressione di ErbB2 e della proteina adattatrice p130Cas promuove la trasformazione e l’invasione delle cellule epiteliali mammarie.
In questa condizione invasiva abbiamo anche identificato un nuovo potenziale modulatore dell’invasione, la proteina PRDM1/Blimp1.
L’obiettivo del progetto è quello di caratterizzare PRDM1/Blimp1 e studiare il meccanismo molecolare attraverso cui essa è coinvolta nell’invasione in cellule di carcinoma mammario.
Dati preliminari mostrano un aumento dei livelli della proteina PRDM1/Blimp1 in acini invasivi di tumore al seno positivi a ErbB2. Capire il meccaniscmo con cui PRDM1/Blimp1 induce migrazione e invasione delle cellule di carcinoma mammario permetterà di utilizzarli in futuro come bersagli terapeutici per i tumori al seno ErbB2-dipendenti.